Luigi Chiatti, soprannominato "Il Mostro di Foligno", è un criminale italiano noto per aver commesso due efferati omicidi di bambini nei primi anni '90 a Foligno, in Umbria.
I Crimini: Chiatti è responsabile della morte di Simone Allegretti, di 4 anni, scomparso il 6 ottobre 1992 e ritrovato strangolato e con segni di violenza sessuale. Successivamente, il 4 gennaio 1993, uccise Lorenzo Paolucci, di 13 anni, con modalità simili.
Le Indagini e la Confessione: Le indagini furono complesse e inizialmente si concentrarono su altre piste. Tuttavia, elementi emersi durante le indagini, tra cui un biglietto anonimo e la successiva confessione di Chiatti, portarono al suo arresto. La confessione fu dettagliata e piena di particolari macabri.
Il Profilo Psicologico: Chiatti fu sottoposto a perizie psichiatriche che rivelarono un disturbo della personalità con tratti di narcisismo, sadismo e mancanza di empatia. Fu ritenuto capace di intendere e di volere al momento dei delitti.
Il Processo e la Condanna: Chiatti fu condannato in primo grado all'ergastolo, pena poi ridotta in appello a 30 anni di reclusione grazie al riconoscimento del vizio parziale di mente.
La Detenzione e la Scarcerazione: Luigi Chiatti ha scontato la sua pena in carcere. Nel 2015, dopo aver scontato la sua pena, è stato trasferito in una Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) a causa della sua pericolosità sociale.
L'Impatto Sociale: Il caso di Luigi Chiatti ebbe un enorme impatto sull'opinione pubblica italiana, suscitando orrore e indignazione. Il caso sollevò anche dibattiti sulla giustizia penale, sulla salute mentale e sulla pericolosità di certi individui.